venerdì 1 marzo 2013

DRACULA 3D di Dario Argento

Introduco questa pagina di recensioni con una nota dolente, una nota recente che porta la firma del Maestro del Brivido italiano ed il titolo facente capo ad uno dei più grandi personaggi della storia del cinema horror : DRACULA 3D di Dario Argento ( 2012 ).
Johnathan Harker trova impiego presso la biblioteca del sinistro castello del Conte Dracula, dove la sua amata Mina decide di raggiungerlo. Giunta in paese, Mina, sosta dalla sua amica Lucy. La piccola comunità locale è sconvolta dalla tragica uccisione di una ragazza. Lucy si ammala gravemente fino a morire ed il suo stato di salute impedisce l’incontro tra Harker e sua moglie. Mina rimane fortemente persuasa dal Principe delle Tenebre e maturando i suoi sospetti sui macabri fatti del luogo decide di rivolgersi ad un cacciatore di vampiri: Abraham Van Helsing.
Recuperando solo in parte la trama originale del romanzo ed i suoi personaggi, Argento si cimenta in una nuova esperienza: la rivisitazione di Dracula di Bram Stoker. Ma la sfida non sembra avere limiti stavolta presentandoci un Dario Argento alle prese con il 3D, ormai divenuta una vera e propria tendenza. Di certo l’ultima fatica del re dell’horror nostrano non ha soddisfatto le aspettative dei tanti fans cultori del vecchio cinema argentiano nonché dei più tradizionalisti, ancorati alle gotiche produzioni targate HAMMER. La recitazione presenta diverse lacune: un impeccabile Rutger Hauer si confronta con una scarna interpretazione di Asia Argento, resa ancor più drastica da un mancato doppiaggio. Thomas Kretschmann    ( La Sindrome di Sthendal )  riveste bene il ruolo del sanguinario Conte, come si rivela anche ottima la scelta di Marta Gastini, ma questo evidentemente non basta a rendere giustizia al nome del buon vecchio Dario. Indubbiamente la resa grafica è ottima ed è il solo punto, senza però tralasciare l’eccellente lavoro di Claudio Simonetti sulle musiche, che sembra giovare a favore della pellicola. La scenografia e le ambientazioni, seppur drasticamente ( ed al contrario del romanzo ) sembrano imprigionare Dracula sempre nei soliti spazi, sono ottimamente realizzate. Con molto dispiacere non posso pronunciarmi in egual maniera sulla sceneggiatura, scritta a quattro mani da Antonio Tentori ed Argento, che sembra pian piano cedere per lasciare spazio a delle superflue trasformazioni del Vampiro in varie forme animali, sino a giungere ad una mantide religiosa. Nel complesso un film che forse risulterebbe spassoso se solo non portasse il nome di Argento, del quale ricorderemo sempre i capostipiti che ormai credo, viste le ultime uscite, mai più avremo modo di gustarci.

1 commento:

  1. ...visto qualche tempo fa.... con tutto il bene che voglio e con tutta la stima che nutro per il maestro Argento purtroppo non posso tirarmi indietro dal dire che questo ê il livello piú basso da lui raggiunto in carriera.....semplicemente evitabile..... p.s. gran lavoro di simonetti e daemonia per le musiche...mortacci...

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