giovedì 11 aprile 2013

LA MASCHERA DEL DEMONIO



E’ da considerare il MASTER dell’horror gotico italiano. Di chi sto parlando? Di Mario Bava! Il suo nome è sinonimo di brivido nel Bel Paese e di certo quello che può essere considerato il primo lavoro “de paura” del regista di origine sanremese, ma da sempre vissuto a Roma, porta il titolo de La maschera del demonio. Con questa pellicola Bava introduce stilemi, tecniche di ripresa e tematiche mai viste in precedenza: in particolar modo, la donna gioca un ruolo principale all’interno di questo filone cinematografico rappresentando il Male sotto forma concreta e materiale. E’il 1960 quando Mario Bava realizza questa splendida pellicola in b/n destinata a divenire un MUST dell’horror mondiale.
Nella Moldavia del Seicento la principessa Asa è condannata e giustiziata per stregoneria col suo amante. Il suo volto viene deturpato da una maschera conficcatale sul volto. Sepolta nella tomba di famiglia, due secoli dopo due medici, in viaggio verso Mosca, si imbattono nella cripta e, cercando di rimuovere  la tenebrosa maschera dal volto della strega suppliziata, la riportano casualmente in vita. La strega cerca di impossessarsi di Katia, una sua discendente che le somiglia moltissimo.
E’ questa la trama sulla quale riposa il film d’esordio,  vagamente ispirato al racconto Il Vij dell'ucraino Nikolaj V. Gogol, di questo grande direttore della fotografia, mago degli effetti speciali e regista. Il duplice e complicato ruolo femminile  spetta a colei che di lì a breve diverrà la Regina dell’Horror: Barbara Steele. La cupa vicenda, magistralmente fotografata, interpretata e diretta, può a tratti essere ritenuta come la prima horror story contenente sequenze splatter della storia del cinema di genere: la scena che vede il sangue zampillare dalla maschera che trafora il volto di Asa rimane impressa nella memoria dello spettatore. Stroncato dalla critica italiana alla sua uscita nelle sale, La maschera del demonio e il suo autore vengono oggi, a cinquant’anni di distanza, ancora apprezzati e stimati in tutto il mondo. Un capolavoro assolutamente da vedere!
Nico Parente

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