martedì 2 aprile 2013

LA MADRE



Cinque anni fa, le sorelle Victoria e Lilly scomparvero dal quartiere in cui abitavano, senza lasciare traccia. Da allora lo zio Lucas e la sua fidanzata Annabel non hanno fatto altro che cercarle. Ma quando le ragazze vengono incredibilmente ritrovate vive in un rifugio fatiscente, la coppia inizia a chiedersi se le ragazze siano gli unici ospiti ad essere stati accolti nella loro casa. Mentre Annabel cerca di ricreare una vita normale per le due sorelle, cresce la sua convinzione che in casa aleggia una presenza maligna…
Su quello che può apparire un semplice e, a tratti, scontato soggetto si basa uno dei recenti film di genere di maggior successo. La suspense e gli attimi di tensione non mancano e tra gli interpreti meritano soprattutto particolare citazione le piccole Megan Charpentier e Isabelle Nélisse ( con mia particolare predilezione per quest’ultima ). Jessica Chastain è perfetta nel suo ruolo di zia giovane, dallo spirito rocker ma dal cuore tenero. Il ritmo è incalzante, vero, ma ciò che forse facilmente smorza la tensione è proprio la figura fantasma, LA MADRE che intitola il film: quest’essere informe, poco realistico e palesemente realizzato in digitale contribuisce a far cedere quell’atmosfera concreta e tangibile che sembra ispirare il film, almeno nella prima parte, rendendo in tal modo meno coinvolto lo spettatore. Peccato, perché le tecniche di ripresa, la fotografia e l’interpretazione sono davvero ottime e questo rende onore al regista Andres Muschietti. Non mancano alcuni soliti e tipici cliché dell’horror thriller ( la figura infantile, l’armadio, la dimora infestata, il rapporto morboso tra le piccole creature e gli insetti ), ma anche questo può andar bene poiché, finché si rende giustamente tributo ai vecchi e cari canoni del genere, nessun cinefilo e patito dell’horror disdegnerà mai tali riferimenti, seppur usatissimi.
Il tema dell’affetto morboso di una Madre verso la prole stuzzica certamente il subconscio degli animi più sensibili, colpendoli senza pietà sotto la cintura, ma questo è un discorso troppo astratto per essere inserito in una recensione, tenuto anche conto dell’attuale pubblico che si riversa nelle sale italiane per assistere alla proiezione di un horror movie ( teen ager alla ricerca di facili spaventi e spettatori con poca conoscenza dell’ambito ). Il finale si potrebbe rivelare per molti aspetti deludenti, accostandosi più alla tradizionali gothic ghost story e alle fiabe nere.
Nel complesso, comunque, LA MADRE regala certamente degli ottimi momenti di panico e di tensione, pertanto ve ne consiglio la visione, ma senza troppe aspettative.

Nico Parente

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