Cinque anni fa, le sorelle Victoria e Lilly scomparvero dal
quartiere in cui abitavano, senza lasciare traccia. Da allora lo zio Lucas e la
sua fidanzata Annabel non hanno fatto altro che cercarle. Ma quando le ragazze
vengono incredibilmente ritrovate vive in un rifugio fatiscente, la coppia
inizia a chiedersi se le ragazze siano gli unici ospiti ad essere stati accolti
nella loro casa. Mentre Annabel cerca di ricreare una vita normale per le due
sorelle, cresce la sua convinzione che in casa aleggia una presenza maligna…
Su quello che può apparire un semplice e, a tratti, scontato
soggetto si basa uno dei recenti film di genere di maggior successo. La
suspense e gli attimi di tensione non mancano e tra gli interpreti meritano
soprattutto particolare citazione le piccole Megan Charpentier e Isabelle
Nélisse ( con mia particolare predilezione per quest’ultima ). Jessica Chastain
è perfetta nel suo ruolo di zia giovane, dallo spirito rocker ma dal cuore
tenero. Il ritmo è incalzante, vero, ma ciò che forse facilmente smorza la
tensione è proprio la figura fantasma, LA MADRE che intitola il film:
quest’essere informe, poco realistico e palesemente realizzato in digitale
contribuisce a far cedere quell’atmosfera concreta e tangibile che sembra
ispirare il film, almeno nella prima parte, rendendo in tal modo meno coinvolto
lo spettatore. Peccato, perché le tecniche di ripresa, la fotografia e
l’interpretazione sono davvero ottime e questo rende onore al regista Andres
Muschietti. Non mancano alcuni soliti e tipici cliché dell’horror thriller ( la
figura infantile, l’armadio, la dimora infestata, il rapporto morboso tra le
piccole creature e gli insetti ), ma anche questo può andar bene poiché, finché
si rende giustamente tributo ai vecchi e cari canoni del genere, nessun
cinefilo e patito dell’horror disdegnerà mai tali riferimenti, seppur
usatissimi.
Il tema dell’affetto morboso di una Madre verso la prole
stuzzica certamente il subconscio degli animi più sensibili, colpendoli senza
pietà sotto la cintura, ma questo è un discorso troppo astratto per essere
inserito in una recensione, tenuto anche conto dell’attuale pubblico che si
riversa nelle sale italiane per assistere alla proiezione di un horror movie (
teen ager alla ricerca di facili spaventi e spettatori con poca conoscenza
dell’ambito ). Il finale si potrebbe rivelare per molti aspetti deludenti,
accostandosi più alla tradizionali gothic ghost story e alle fiabe nere.
Nel complesso, comunque, LA MADRE regala certamente degli
ottimi momenti di panico e di tensione, pertanto ve ne consiglio la visione, ma
senza troppe aspettative.
Nico Parente
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